Alcuni ospiti del Galliari degli anni ’80 rivedono il Direttore Montermini.
Torino, 4 luglio 2015
Di seguito l’affettuoso ricordo del Direttore Montermini da parte dei suoi Allievi.
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Io e mio padre abbiamo incontrato il Direttore Montermini al mio ingresso nella Sezione Valentino, nel settembre 2005.
Ero appena arrivata a Torino e mi avevano assegnato un posto in Via Galliari: ero un po’ spaventata perchĂ©, completamente sola, speravo di poter andare al Bobbio o al Lione, insieme ad altri amici. Il Direttore ha preso sotto braccio il mio PapĂ e lo ha rassicurato, guardando anche me, dicendo: “Stia tranquillo. Sua figlia per quest’anno starĂ qui, farĂ i suoi bei esami, confermerĂ il posto di studio e il prossimo anno, se vorrĂ , farĂ richiesta di spostarsi in un’altra sezione. Ma quasi sicuramente non vorrĂ cambiare!”.
Quelle parole hanno rappresentato per me la prima accoglienza in Collegio. Dopo pochi minuti sono arrivate le mani dei compagni di piano che bussavano alla mia porta per presentarsi e darmi il benvenuto. E indovinate? Non ho voluto cambiare sezione, alla fine del mio primo anno accademico 🙂
Questo ricordo è sempre con me e con la mia famiglia: condividerlo qui è un modo per onorare il Direttore e dire a lui, e al Collegio Einaudi, ancora un immenso Grazie.
Ilaria della Pepa
Sono stato alunno del Politecnico di Torino dal 1972 al 1977 ospite per un anno al collegio di via Galliari e per altri 4 al collegio di Corso Lione 24. Ho conosciuto molto bene Irzio perchè io giocavo discretamente a tennis e lui era un grande appassionato di questo sport…ricordo che per farmi risparmiare sulla retta del collegio/(io che a fatica riuscivo a pagarmi la mensa universitaria) mi aveva promosso delegato sportivo con delega ai campi da tennis: un lavoro che aveva la durata di circa un’ora al mese o giĂą di lì..mi portava tutti i sabato sera a giocare a tennis ed in palio c’era sempre la pizza in una pizzeria sotto la Mole che regolarmente pagava lui finchè una sera incredibilmente riuscì a battermi e fece letteralmente una capriola sul campo da tennis sporcandosi di terra rossa da capo a piedi. Fare un bel colpo lo rendeva strafelice non importa se poi perdeva ma per tutta la serata poi non faceva altro che parlare di quel punto..impareggiabile Irzio! Gli piaceva tanto anche giocare a poker (per poche lire) e mi invitava spesso a casa sua (dove conobbi sua moglie Luisa) e si faceva le ore tarde a colpi di cip e rilanci! Era un vero signore..perdeva o vinceva sempre col sorriso sulle labbra e aveva sempre quella battuta sottile e ironica che mi faceva sbellicare..Grande Irzio..ricordo una volta che al Galliari lo bagnarono dalla testa ai piedi perchè alcuni studenti lo “gavettarono” rovesciandogli addosso acqua da un portaombrelli: non fece una piega e come un gentleman inglese uscì come se nulla fosse dal collegio asciugandosi compostamente solo la fronte con la mano destra..ineguagliabile Irzio! L’ho conosciuto bene e anche se era piĂą grande di me di una decina di anni aveva uno spirito interiore forse piĂą giovane e allegro di noi studenti..mi piace pensare che lui continui a vivere per sempre in C.so M.Vittoria così, con quel suo spirito libero e leggermente anarchico e che continui a giocare ancora a tennis da qualche parte alla Pellerina o chissĂ dove mentre fa capriole sulla terra rossa ad ogni bel punto. Irzio mi manchi!
Sergio Giorgi
GRAZIE AL COLLEGIO HO REALIZZATO UN SOGNO
Giuseppe De Marco
Ho conosciuto Irzio nel 1972 quando arrivò a Torino per assumere l’importante incarico di Direttore del Collegio Universitario.
Io ero un ospite “anziano” nella sede di Via Galliari.
Irzio si fece subito apprezzare da noi studenti per le sue doti di grande umanitĂ e spirito di servizio.
Grazie alle sue qualitĂ di esperto di cinema, arte e musica diventammo presto amici.
Era un grande piacere stare in sua compagnia.
Organizzò la meravigliosa gita a Londra regalando così a tanti studenti una esperienza indimenticabile.
Ricordo che, al momento dell’imbarco nell’aeroporto di Linate, uno studente mio amico, Rino De Marco, si accorse di aver lasciato la carta di identità nel suo bagaglio che, frattanto, stava per essere trasferito nella stiva dell’aereo.
Rino era disperato perché, in mancanza della esibizione del documento, gli sarebbe stato negato di salire a bordo dell’aereo insieme a noi.
Praticamente la sua vacanza finiva in quel momento!
Ebbene Irzio, con fulminea decisione, si fiondò di corsa verso il carrello trasportatore e riuscì a raggiungerlo prima del trasferimento dei bagagli nella stiva.
Riuscì miracolosamente ad individuare il bagaglio di Rino e ne estrasse la carta di identità !
Fu grazie a quell’intervento che Rino riuscì ad imbarcarsi insieme a noi per il volo verso Londra.
Un’ impresa pazzesca, indimenticabile!
Irzio è stato anche molto generoso con me.
A conclusione del 5^ anno di studi, dovetti iscrivermi al Poli “fuori corso” per superare gli ultimi due esami e, finalmente, la tesi di laurea!
Per quell’anno non potevo di conseguenza contare nell’assegnazione del presalario né era scontata la mia permanenza del posto in Collegio.
Ebbene in quella circostanza Irzio mi aiutò concretamente concedendomi la conferma della camera dietro pagamento della retta mensile: £. 20.000.
Non potendo contare, come negli anni precedenti, nell’aiuto economico della mia famiglia, avevo trovato impiego presso lo Studio tecnico degli Ingg. Perazzone e Corona in qualità di “disegnatore tecnico a ore”.
Ebbene Irzio mi concesse la possibilità di dilazionare il pagamento della retta mensile compatibilmente con la tempistica e l’entità dei miei compensi di lavoro.
Non potrò mai dimenticare il suo aiuto concreto e prezioso!
Ciao mio caro amico Irzio!
Ci mancherai!
Domenico Danese