Claudio Magris è professore ordinario di letteratura tedesca e uno dei massimi esperti di cultura mitteleuropea. E’ inoltre uno dei più noti scrittori italiani. Ma quel che più conta è che Claudio Magris è un ex allievo del Collegio Einaudi! Fu infatti ospite in via Galliari a cavallo fra gli anni ’50 e ’60, quando da Trieste si trasferì a Torino per gli studi universitari.
Ed è proprio in Collegio che, appena ventitreenne, scrisse “Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna“, il primo libro con cui si impose all’attenzione della critica. Libro che, appena finito, lesse all’amico Massimo Luigi Salvadori, anche lui ex collegiale!
Il resto della carriera di Magris è costellato di successi e riconoscimenti.
Con l’opera “Lontano da dove. Joseph Roth e la tradizione ebraico-orientale” fu fra i primi a rivalutare il filone di matrice ebraica nella letteratura mitteleuropea. Nel 1986 pubblicò poi “Danubio“, considerato il suo capolavoro e una delle massime opere della letteratura italiana contemporanea.
La sue opere, fra saggi e romanzi, sono davvero tante! Fra le altre spiccano “La voci” del 1994, “Microcoscmi” del 1997, “Alla cieca” e “L’infinito viaggiare” del 2005.
Numerosissimi inoltre i riconoscimenti nazionali e internazionali che gli sono stati assegnati. Il Premio Bagutta, il Premio Strega, il Premio Principe delle Asturie e ancora il Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa, solo per citarne alcuni!
In aggiunta Magris è stato senatore dal 1994 al 1996 e tuttora collabora con il Corriere della Sera.
Insomma, Claudio Magris è davvero un einaudino speciale! Qui puoi leggere l’intervista completa sui suoi anni in Collegio.